Giovedì 16 Dicembre, alle ore 18:00, è stato presentato il Calendario d’autore 2011, realizzato per aiutare OPEN l’Associazione di Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma, Onlus.
L’evento si è tenuto nello show room di Mainardi arredamenti a Salerno.
Anna Maria Alfani, Presidente Open, e Bruno De Bernardi, già Primario di oncologia pediatrica dell’ Ospedale Gaslini di Genova con Pino Grimaldi, direttore creativo di Blur, hanno presentato il calendario OPEN 2011.
Sono state esposte le tavole dei due autori che hanno realizzato il Calendario; 12+1 illustrazioni di Ilaria Grimaldi di Blur e Dario Volpe di Lettera 7.
L’evento è stato possibile grazie al concreto contributo di Blur, studio di comunicazione e marketing; di Lettera 7, design per la comunicazione visiva, e Arti grafiche Sud di Donato Galdi e Michele Corrado, con l’ospitalità di Mainardi arredamenti e la partecipazione di Luna rossa, vini e passione, che ha offerto una degustazione dell’omonimo vino. Il calendario è stampato su carta delle cartiere Fedrigoni, Arco (TN), Italy.
“Dare una mano a OPEN con il proprio lavoro – scrive Pino Grimaldi nella presentazione – non è semplicemente un’attività “pro bono” che svolgiamo volentieri. Non si può essere asetticamente aderenti ad una impresa onlus come OPEN. E non perché si tratta di sostenere l’associazione nell’ideare strategie di marketing per il reperimento di fondi per finanziare la ricerca, che è parte del nostro lavoro, ma perché altre organizzazioni lo fanno molto bene, con enorme investimento di energie, mezzi e autorevoli testimonial e, seppure non basti mai, il marketing delle onlus non può diventare una competizione tra i problemi, una sorta gara a chi sta peggio.
OPEN ci è vicina; è nata da una storia personale, una sublimazione, è il portato
di esperienze autentiche, che conosciamo, dare una mano ad OPEN è parte del nostro
universo creativo, quasi quotidiano. Il calendario che presentiamo è una seconda iniziativa svolta per OPEN, alla quale mettiamo mano tutti insieme per sostenere
la raccolta di risorse che finanzieranno le attività dell’associazione e l’aiuteranno
a crescere. Il calendario non è un’idea nuova, è nuovo l’approccio con il quale è nato,
il più naturale, occasionale, imprevisto, per nulla programmato. La più semplice
delle metodologie: il caso.
Vorremmo coinvolgere il lettore nell’itinerario creativo per dare conto del perché si troverà sulla parete questo strumento che lo aiuterà a ricordare il lavoro quotidiano di OPEN. Siamo partiti dalle parole utilizzate per descrivere gli stadi dell’itinerario
della malattia e dagli effetti prodotti nella mente di chi, per sua fortuna, non è
coinvolto e viene emotivamente solo lambito da emozioni e sensazioni che riguardano
il dolore e la speranza. Ma dolore e speranza non sono un sistema binario, i percorsi
emozionali sono innumerevoli, ciascuno li vive a suo modo.
Abbiamo coinvolto nel progetto Ilaria Grimaldi e Dario Volpe, due giovani professionisti della comunicazione, i quali hanno subito stabilito che le parole che volevamo suggerire non avrebbero potuto contenere la marea emotiva di chi vive la dimensione del neuroblastoma. Per le ragioni che si dicevano in apertura i due creativi ci sono vicini: la prima è stata conosciuta in una sala parto e allevata secondo il naturale percorso del fare creativo non finalizzato, non condizionato; il secondo è stato raccattato nei banchi dell’Istituto d’Arte Filiberto Menna e formato alla rivolta delle regole, poi imboscato all’ISIA di Urbino, quale clandestino meridionale, nel più elevato
luogo di formazione al design grafico che il nostro paese possa vantare. I due sovversivi hanno deciso di collaborare, disattendendo tutte le indicazioni che gli erano state date e hanno creato dodici elaborati nella più totale anarchia creativa.
E forse proprio per questo hanno prodotto dodici tavole dal grande valore emozionale, che inducono ad una riflessione molto più potente di altri strumenti di natura “artistica” e della pedissequa illustrazione delle parole.
Il calendario OPEN 2011 avrà una sua storia già scritta fin d’ora e sappiamo già cosa sarà l’edizione 2012”.
Questa è la bellezza di OPEN – conclude Grimaldi – per sentirsi parte di un grande progetto basta partecipare, anche con poco”.