Cosa facciamo per la

ricerca

Investiamo sul futuro sostenendo la ricerca scientifica in tutte le sue fasi, dalla raccolta delle informazioni, alle sperimentazioni, all’interpretazione dei risultati, affinché si possano generare nuove conoscenze per affrontare con successo il cancro pediatrico. Finanziamo la ricerca scientifica in quanto unico strumento a disposizione di medici e ricercatori per sconfiggere il cancro, e unica fonte di speranza per migliaia di genitori e giovani pazienti.

I nostri finanziamenti alla ricerca vengono impegnati per :

  • Erogazioni di borse di studio a ricercatori giovani ed esperti;
  • Acquisto di reagenti chimici, materiali di laboratorio, strumentazioni scientifiche e informatiche per l’elaborazione dei dati;
  • Spedizioni di materiali biologici tra i centri di cura e gli istituti di ricerca;
  • Finanziamento di nuovi protocolli di cura;
  • Partecipazione di ricercatori a convegni nazionali e internazionali;
  • Finanziamento di convegni scientifici nazionali e internazionali;
  • Pubblicazione di articoli sulle più prestigiose riviste scientifiche nazionali e internazionali.

Nel 2024 inizio 2025 porteremo a termine i finanziamenti dei progetti:

  1. Progetto NEUROBLASTOMA: coordinamento delle attività cliniche in Italia presso IRCCS Giannina Gaslini Di GenovaIl progetto prevede la continuazione del programma di centralizzazione del materiale biologico per:la classificazione biologica, l’arruolamento dei minori nei protocolli di cura, la revisione istologica, l’esame di tutta la casistica nazionale. Serve a far sì che il bimbo diagnosticato a Pordenone o a Catania sia inquadrato e curato con lo stesso protocollo di quello ricoverato a Roma o a Genova. Gli Obiettivi sono quelli di:
    • Continuare a garantire un’elevata ed omogenea qualità nell’inquadramento clinico, istologico e biologico e nel trattamento dei bambini affetti da neuroblastoma afferenti all’ AIEOP;
    • Mantenere un data base clinico che garantisca l’aggiornamento in tempo reale di tutti i pazienti italiani con neuroblastoma oltre che il loro follow-up e che sia integrato con le banche-dati dei vari laboratori afferenti al Gruppo di lavoro Neuroblastoma.
    • Garantire materiale e dati per approfondire il significato in termini biologici e prognostici delle caratteristiche studiate e sostenere un maggior interscambio tra biologia di base e clinica.
    • Favorire lo sviluppo di linee di ricerca avanzata e traslazionale.

  2. Progetto GENEDREN, che mira ad identificare le alterazioni genetiche dei piccoli pazienti che portano all’insorgenza del Neuroblastoma, e a sfruttare queste alterazioni per migliorare la terapia con l’obiettivo finale di trovare farmaci specifici in grado di spegnere l’attività degenerante delle cellula cancerogene.

  3. Il Progetto sulla Genomica Traslazionale, coordinato dai professori Achille Iolascon e Mario Capasso, sullo studio per conoscere i meccanismi molecolari che sono alla base della carcinogenesi, e che possono migliorare la gestione clinica del paziente, indirizzando il medico verso l’utilizzo di trattamenti personalizzati. Per questo importante studio abbiamo finanziato la dottoressa Marianna Avitabile, che ha svolto un ruolo primario, dimostrando che le cellule tumorali resistenti ai farmaci esprimo dei geni diversi da quelli delle cellule non trattate farmacologicamente e che questi geni appartengono a specifici processi biologici che la cellula tumorale usa per sfuggire all’azione anti-tumorale del farmaco.

Per il triennio 2024-2026 abbiamo iniziato a finanziare:

  1. l progetto EDITOR dal titolo “Sequenziamento di nuova generazione ed editing genomico per identificare fattori di rischio genetico come bersagli terapeutici per la cura dei tumori pediatrici (EDITOR)”. L’obiettivo è quello di utilizzare metodiche di ingegneria genetica per creare linee cellulari tumorali contenenti mutazioni genetiche e utilizzarle come modello per testare l’efficacia di farmaci a bersaglio molecolare.

Nel triennio 2025 – 2027 finanzieremo tre progetti monocentrici.

  1. Brignole C. – Laboratorio di terapie sperimentali in oncologia – IRCCS G. Gaslini – Genova Titolo: “ADCs (Antibody-drug conjugates) contro il B7-H3 e inibitori dei checkpoint immunitari: in cerca della migliore combinazione”. Il progetto mira a sviluppare trattamenti che uniscono il potere citotossico di un farmaco veicolato da un ADC (complesso  anticorpo-farmaco) con la reversione della soppressione immunologica mediante la morte cellulare immunogenica, rappresenterebbero un passo avanti verso una terapia efficace per pazienti la cui prospettiva è ancora molto infausta.

  2. Pastorino F. – Laboratorio di terapie sperimentali in oncologia – IRCCS G. Gaslini – Genova Titolo: “Medicina di precisione e medicina personalizzata: il programma PREME”. Il programma di medicina di precisione/personalizzata PREME si focalizza sulla progettazione di strategie terapeutiche innovative per i pazienti affetti da NB ad alto rischio (HR), in recidiva: I materiali biologici ottenuti dai vari centri saranno valutati e caratterizzati mediante esami istologici e di citofluorimetria a flusso e verrnno poi utilizzati per proporre in clinica strategie terapeutiche sia di medicina di precisione che di medicina personalizzata.

  3. Castriconi R. – Laboratorio  di immunologia clinica e sperimentale – IRCCS G. Gaslini – Genova  Titolo: “Tetrameric Cell Engager un approccio innovativo per attivare effettori del Sistema immunitario contro il neuroblastoma”. Il progetto propone un approccio terapeutico innovativo basato sull’uso di molecole tetrameriche (Tetrameric NK cell Engager Therapeutics, ANKET) in grado di attivare la citotossicita contro il NB. In questo modo si mira a potenziare l’attivita citotossica delle cellule NK, in particolare quelle presenti nel midollo osseo (BM), frequente sede di recidive. il progetto ha il potenziale per rivoluzionare l’immunoterapia nel NB e altri tumori maligni, offrendo nuova speranza ai pazienti.


e due progetti multicentrici:

  1. Capasso M. – Università di Napoli Federico II – CEINGE (UNINA-CEINGE) Titolo: “Strategie genomiche avanzate per scoprire alterazioni molecolari clinicamente azionabili nel Neuroblastoma. AlterAction è dedicato allo studio delle complessita del neuroblastoma (NB), caratterizzato da un panorama genetico diversificato e talora risultati clinici imprevedibili. Integrando tecnologie genomiche avanzate e analisi funzionali, si mira a migliorare la precisione diagnostica e l’efficacia terapeutica.progetto mira ad ampliare significativamente la nostra comprensione del NB e a rivoluzionaregli approcci terapeutici. L’obiettivo finale è migliorare gli esiti delle cure per i bambini affetti daquesto difficile cancro, trasformando la comprensione delle alterazioni genomiche in strategie terapeutiche attuabili in oncologia pediatrica.

  2. Perri P. – Laboratorio di terapie sperimentali in oncologia – IRCCS G. Gaslini – Genova
    Titolo: Targeting multilivello di MYCN nel neuroblastoma: un approccio di sfida contro l’oncogene MYCN per ottenere la massima attività antitumorale
    . La progettazione di nuove terapie mirate a specifiche alterazioni molecolari del NB diventa imperativa, soprattutto per i pazienti ad alto rischio che sono affetti da malattia metastatica e recidive chemioresistenti. L’amplificazione del gene MYCN si riscontra in circa il 25% dei casi di NB con gravi implicazioni cliniche. Pertanto, questi pazienti avendo un tasso di sopravvivenza a lungo termine inferiore al 50%, rientrano nel gruppo di stratificazione ad alto rischio. Inoltre, la deregolazione di MYCN determina un microambiente tumorale (TME) immunosoppressivo e svolge un ruolo chiave come mediatore della resistenza ai farmaci. In questo progetto multicentrico, si propone un approccio completo e diretto per colpire MYCN a più livelli per prevenire e contrastare le drammatiche ripercussioni dell’amplificazione e della over-espressione di MYCN nelle cellule NB. Si ritiene che le strategie di inibizione di MYCN sviluppate in questo progetto getteranno le basi per terapie molecolari innovative ed efficaci per migliorare la risposta alla chemioterapia e all’immunoterapia dei pazienti con tumori che presentano amplificazione di MYCN.

2021  2022  2023  2024

Nel 2023 la OPEN ha rinnovato una convenzione triennale con l’istituto Giannina Gaslini di Genova, e con la Fondazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma per continuare a sostenere i seguenti progetti:

  1. Progetto NEUROBLASTOMA: coordinamento delle attività cliniche in Italia presso IRCCS Giannina Gaslini Di GenovaIl progetto prevede la continuazione del programma di centralizzazione del materiale biologico per:la classificazione biologica, l’arruolamento dei minori nei protocolli di cura, la revisione istologica,l’esame di tutta la casistica nazionale. Serve a far sì che il bimbo diagnosticato a Pordenone o aCatania sia inquadrato e curato con lo stesso protocollo di quello ricoverato a Roma o a Genova.Gli Obiettivi sono quelli di:
    • Continuare a garantire un’elevata ed omogenea qualità nell’inquadramento clinico, istologico e biologico e nel trattamento dei bambini affetti da neuroblastoma afferenti all’ AIEOP;
    • Mantenere un data base clinico che garantisca l’aggiornamento in tempo reale di tutti i pazienti italiani con neuroblastoma oltre che il loro follow-up e che sia integrato con le banche-dati dei vari laboratori afferenti al Gruppo di lavoro Neuroblastoma.
    • Garantire materiale e dati per approfondire il significato in termini biologici e prognostici delle caratteristiche studiate e sostenere un maggior interscambio tra biologia di base e clinica.
    • Favorire lo sviluppo di linee di ricerca avanzata e traslazionale.

  2. Progetto GENEDREN, che mira ad identificare le alterazioni genetiche dei piccoli pazienti che portano all’insorgenza del Neuroblastoma, e a sfruttare queste alterazioni per migliorare la terapia con l’obiettivo finale di trovare farmaci specifici in grado di spegnere l’attività degenerante delle cellula cancerogene.

  1. Progetto PREME (medicina di precisione) che si pone come obiettivo prioritario lo studio delle mutazioni genomiche che avvengono nel tumore per cercare un bersaglio da colpire con nuovi farmaci mirati, là dove la terapia di prima linea abbia fallito.

Presso l’AORN Santobono Pausilipon abbiamo erogato una borsa di studio ad una ricercatrice impiegata nel laboratorio di ricerca per la conduzione di studi sperimentali di fase 1 sulle CAR-T cell,

In convenzione con l’Istituto CEINGE di Napoli e l’Università di Napoli Federico II, stiamo finanziando:

  • Il Progetto sulla Genomica Traslazionale, coordinato dai professori Achille Iolascon e Mario Capasso, sullo studio per conoscere i meccanismi molecolari che sono alla base della carcinogenesi, e che possono migliorare la gestione clinica del paziente, indirizzando il medico verso l’utilizzo di trattamenti personalizzati. Per questo importante studio abbiamo finanziato la dottoressa Marianna Avitabile, che ha svolto un ruolo primario, dimostrando che le cellule tumorali resistenti ai farmaci esprimo dei geni diversi da quelli delle cellule non trattate farmacologicamente e che questi geni appartengono a specifici processi biologici che la cellula tumorale usa per sfuggire all’azione anti-tumorale del farmaco.

  • Il progetto EDITOR dal titolo “Sequenziamento di nuova generazione ed editing genomico per identificare fattori di rischio genetico come bersagli terapeutici per la cura dei tumori pediatrici (EDITOR)”. L’obiettivo è quello di utilizzare metodiche di ingegneria genetica per creare linee cellulari tumorali contenenti mutazioni genetiche e utilizzarle come modello per testare l’efficacia di farmaci a bersaglio molecolare.

Abbiamo completato di finanziare il progetto di ricerca osservazionale, pilota in Italia: “Il Passaporto dei guariti”, SurPass-DOPO, Survivorship Passport e l’ambulatorio DOPO (Diagnosi, Osservazione, Prevenzione Oncologica), che si è concluso con il riconoscimento ufficiale e la istituzionalizzazione da parte dell’Istituto Gaslini, di un ambulatorio specifico volto alle attività del Centro DOPO.

Dovremmo continuare con il finanziamento del
progetto DOPO- GTR (Genetica, Transizione e Registri) che vuole da un lato avviare l’implementazione di una biobanca per la conservazione di materiale ad uso Genetico dei nostri “pazienti”, dall’altro facilitare il processo di “presa in carico” nel momento critico di Transizione dall’età pediatrica a quella dell’adulto. Infine si vogliono migliorare la qualità e la modalità dei dati scientifici raccolti nei nostri Registri di malattia.

2017  2018  2019  2020

Finanziamento del progetto di ricerca “La biopsia liquida per la cura dei bambini oncologici”.
Prof Achille Iolascon, ordinario di Genetica Medica , Università Federico II di Napoli e dal dott. Mario Capasso, ricercatore universitario in Genetica Medica, Università Federico II di Napoli.Scoprire le mutazioni del DNA del tumore metastatico e recidivato che possono essere trattate con farmaci di nuova generazione e che possono essere utilizzate come biomarcatori della progressione della malattia; sviluppare un metodo di identificazioni di tali biomarcatori/mutazioni non-invasivo detto “biopsia liquida.

2014  2015  2016

Finanziamento del progetto di ricerca internazionale “Compressione Epidurale nel Neuroblastoma”.
Prof. Bruno De Bernardi, Istituto Gaslini di Genova.Pubblicazione sulla rivista Pediatric Blood & Cancer dell’articolo “Neuroblatoma With Symptomatic Epidural Compression in the Infant: The AIEOP Experience”.

2013

Finanziamento del progetto “Biobanca dei tumori solidi in età pediatrica”, Responsabile il Dott. Mario Capasso, direttore di ricerca dell’Istituto CEINGE-Biotecnologie di Napoli

Consiste nella raccolta di campioni biologici conservati presso il CEINGE, finalizzata alla conservazione, allo stoccaggio e alla distribuzione di materiale biologico di pazienti affetti da neoplasia pediatrica, a scopo di ricerca.

2011

Scoperta gene LMO1 Pubblicazione articolo su “Nature” (gennaio 2011)
Prof Achille Iolascon, ordinario di Genetica Medica , Università Federico II di Napoli e dal dott. Mario Capasso, ricercatore universitario in Genetica Medica, Università Federico II di Napoli.I risultati di una ricerca finanziata dalla OPEN hanno portato ad identificare delle alterazioni genetiche nel gene LMO1 che non solo sono associate con la predisposizione a sviluppare il neuroblastoma, ma anche con una predilezione a sviluppare le forme più aggressive della malattia.

2010  2011 2012  2013

Finanziamento del progetto “Caratterizzazione funzionale e ricerca dei fattori genetici di rischio di BARD1: gene di suscettibilità del neuroblastoma”, diretto dal Prof Achille Iolascon, ordinario di Genetica Medica , Università Federico II di Napoli e dal dott. Mario Capasso, ricercatore universitario in Genetica Medica, Università Federico II di Napoli.

La scoperta di una variante del gene associato al neuroblastoma, in pazienti ad alto rischio, ha consentito di avere a disposizione un target per sviluppare nuovi test molecolari per diagnosticare la predisposizione ad ammalarsi di questo tumore.

2008  2009  2010

Finanziamento del progetto di ricerca “Studio del gene MMPED2 e suo ruolo di oncosoppressore nel neuroblastoma”, diretto dal Prof Achille Iolascon, ordinario di Genetica Medica , Università Federico II di Napoli.

La maggiore espressione di questo gene è stata osservata in stati meno aggressivi del neuroblastoma. Tale gene potrebbe essere utilizzato come nuovo marker per la valutazione del rischio e di predire il follow-up dei pazienti.

2006

Finanziamento del progetto “Effettori dell’apoptosi nel neuroblastoma: identificazione di nuovi target molecolari utili per la prognosi, il profilo biologico e la terapia”. Seconda università di Napoli.

Progetto finalizzato alla ricerca di meccanismi molecolari alla base dello sviluppo della chemio resistenza e dell’apoptosi nelle neoplasie dell’età pediatrica.

2004  2005  2006

Finanziamento del progetto triennale “Functional genomics of neuroblastoma” diretto dal Prof Achille Iolascon, ordinario di Genetica Medica, Università Federico II di Napoli.

Comprendere gli eventi che sono responsabili dello sviluppo e della progressione del neuroblastoma, correlati al chiarimento dei meccanismi molecolari che determinano la malignità e all’identificazione di nuovi geni target per la terapia.